IN LIBRERIA - UN LIBRO DEDICATO ALL'ARCANGELO URIELE

 

 

 

 

 

La celebre casa editrice milanese Sugarco da diversi anni è impegnata ad offrire libri di qualità sulla tematica angelologica, dopo aver stampato testi sugli arcangeli Michele e Gabriele adesso presenta un testo sull’Arcangelo Uriele a opera di don Marcello Stanzione e dell’avvocato Carmine Alvino.

Di Uriele diversi mistici cattolici ne hanno parlato, raccomandando di pregarlo per ottenere la sua protezione celeste. L’unico problema è che S. Uriele non dovrebbe esistere o meglio, alla luce della pronuncia del Sinodo Romano II del 745 d.C., sotto Papa Zaccaria, dovrebbe essere stato dichiarato addirittura un demone!

Di conseguenza, è stata indefinitamente sottratta al cattolico la possibilità di invocare nomi propri di Angeli che non siano quelli di Michele, Gabriele e Raffaele.

Perciò quando nel 1500 S. Uriele apparve a Roma al sacerdote Antonio lo Duca, rivelandogli che Dio aveva concesso l’assenso per la trasformazione delle Terme di Diocleziano, teatro di inenarrabili orrori e sofferenze per tanti cristiani martirizzati in epoca romana, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, non fu minimamente creduto, così come era avvenuto per il Beato Amadeo da Sylva che aveva parlato di quest’Angelo nella sua Apocalittica. Nel XVIII° secolo, il p. Isidoro Felice de Espinosa, revisore ecclesiastico, non si fece scrupolo alcuno a cancellare a penna il nome di S. Uriele dalle pagine della biografia messicana del Venerabile Antonio Margil de Jesus (1657-1726), il c.d. prete volante, vero e proprio San Paolo delle Americhe, mutilandone dunque per sempre il ricordo e così avvenne anche per altri biografi che preferirono omettere le sacre apparizioni del nostro contestato Serafino (come avvenuto per la Beata Maria di Gesù di Madrid) pur di sottrarsi alle condanne dell’inquisizione e di rispettare un principio di stretta ortodossia.

Come risulterà evidente dalla lettura delle documentazioni contenute nel libro, la conseguenza di tale accadimento è stata la sottrazione di una delle personalità più potenti nonché di uno dei più solerti e indefessi difensori e protettori dell’uomo contro le perverse macchinazioni del demonio, dal generale panorama dei santi e l’impossibilità di ricorrere al suo aiuto onde ricevere il sacro soffio del fuoco dell’amore di Dio nei nostri cuori; circostanza questa, resa più che mai oggi evidente dalla generale perdita, anche e soprattutto da parte di tanti credenti, del fervore religioso e del rispetto dovuto ai sacramenti della Chiesa.