IL TARGUM JONATHAN BEN UZZIEL
Carmine Alvino
Studi, ricerche e approfondimenti
Avv. Carmine Alvino
IL TARGUM IONATHAN BEN UZZIELE
E IL RIMANDO SCOMPARSO
- Il dato letterale del settenario della visione giovannea sembra trovare riflesso teologico anche nei Targumin della Tanakh e precisamente nel Targum Ionathan, ma solo nella vecchia versione, precedente a quella oggi utilizzata che risponde al testo: «The Targum of Jonathan ben Uzziel, trans. J. W. Etheridge, London, 1862», il quale ha un'alterazione nel dato testuale di Genesi 11.7
- Proprio in questo passo, numerosissimi autori, riportano il collegamento testuale del Targum Ionathan con Tobia 12,15 e con Apocalisse 1,4.
- Mentre la parola "targum" significa traduzione in generale, di solito si riferisce alle traduzioni aramaiche della Bibbia ebraica.
- Dopo l'esilio babilonese, la maggior parte degli ebrei parlava aramaico come prima lingua, quindi la traduzione divenne necessaria per comprendere le letture bibliche. Molti dei Targum contenevano interpretazioni o note esplicative oltre alla traduzione letterale.
- Due risultano essere i Targumin principali:
- Il Targum Onkelos (Onqelos) sulla Torah (composta originariamente nel II sec. D.C. Eretz Israel ma tradotta e studiata principalmente in Babilonia). È generalmente abbastanza letterale nella sua traduzione, ma espansivo nelle sezioni poetiche.
- Il Targum Pseudo-Jonathan (noto come Targum Jonathan nelle bibbie rabbiniche, ma indicato come Yerushalmi I nel dizionario di ebraico rabbinico e aramaico di Jastrow); una composizione dell'VIII secolo d.C. che incorpora materiale midrashico e targumico precedente
- Quest'ultimo, in realtà contiene un dato scritturale, che integra enormemente l'attuale testo della Genesi della Tanakh ebraica - ne colma le lacune, inserendo elementi liturgici - esegetici e devozionali, che furono scartati e probabilmente esiliati nelle caverne qumraniche.
- In riferimento a Genesi 11.7 , che normalmente recita: « Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro », il dato del vecchio Targum Ionatha, riporta invece: « E il Signore disse ai sette angeli che stanno davanti a Lui: «Venite, scendiamo e mescoliamo la loro lingua, che un uomo non deve comprendere il discorso del suo vicino»; ciò benchè il nuovo testo, tradotto dall'aramaico e conseguentemente dall'ebraico all'inglese riporti invece un dato numerico diverso «And the Lord said to the seventy angels which stand before Him, Come, we will descend and will there commingle their language, that a man shall not understand the speech of his neighbour».
- In realtà, il testo originario, oggi non corrotto in settanta Angeli , era stato tradotto da importanti autori del passato che a differenza di quelli moderni, traducono tutti e unanimamente presentanto "sette" e non "settanta" angeli davanti al Trono di Dio.
- In primo luogo, traduce così l'ebraista e cristiano protestante, nonchè orientalista Joannes Drusius (1550-1616) in "Ad loca difficiliora Pentateuchi, id est quinque librorum Mosis commentarius" capitolo XXXII dal titolo " Quibus Deus dicat, descendimus. Septem Angeli stantes coram eo..», e dove conferma l'antico dato testuale a pag. 47 e 48 : «Dixit ergo septem Angelis suis - Archangelis - e aggiunge - Nam Septem Archangelos esse pia credidit antiquitas : quorum unus est Raphael ».
- Con lui, in chiara aderenza anche il reverendo Joseph Mede (1586-1638), scolastico inglese, con una vasta gamma di interessi in ogni materia dello scibile, egittologo ed ebraista. Riporta il medesimo dato dei Sette Arcangeli che stanno davanti a Dio di Drusius, nel suo «The Works of that Reverend, Iudicious, and Learned Divine Mr Joseph Mede: Being Discourses on Divers Texts of Scripture, and Four Treatises Formerly Printed, But Now Revised and Corrected According to the Authors Own Manuscript. Whereunto are Added, Sundry Discourses on Other Texts of Scripture – Londra 1648» dove a pag. 122, ripete: « the Lords words, spoken in the plural number, remite, descendamus, & confundamus linguam eorum, are paraphrased in this manner. Dixit Dominus septem Angelis, qui stant coram eo, Venite hanc, &c. Whether rightly or fitly in this place, it matters not : T ... is sufficient for the Jewish tradition of seven Arcangels, that stand before the Throne of God».
- Mede conferma tale assunto anche nel suo testo "The Works of the Pious and Profoundly-learned Joseph Mede" al Capitolo 5, di pagim 908 - Commentationes Minores in Apocalypsism dove ancora ribadisce: « Septem Archangelis esse qui stant coram Deo etiam Ionathan prodit ...Locus est Genesim 11.7 Dixit Dominus Septem Angelis qui stant coram eo, venite».
- Concordano con tale assetto esegetico - lettaririo, anche John Perarson, in " Critici Sacri, sive, Annotata Doctissimorum Virorum in Vetus ac Novum Testamentum: quibus accedunt tractatus varii theologico-philologici. Editio nova in novem tomos distributa, multis anecdotis commentariis, ac indice ad totum opus locupletissimo, aucta" Volume 1, cap. XI, - annotata ad Genesin - pag. 330 e seguenti ove afferma « Jonathan hoc loco edidit, Dixit Dominus septem Angelis qui stant coram illo».
- Conferma il dato anche George Rosemmuller nella sua "Scholia in novum testamentum, Volume 5", a pag. 660 dove affermando che «…Septem antem angelos esse, qui ministrant coram Deo, vetus est Iudaeorum opinio. Formant nempe Hebraei aulam Dei ad magnificentissimam aulam Persarum Regis, cui septem principes adstabant. Tob. XII, 15 ... Targum Ionathan in Gen. XI, 7. Dixit Deus septem angelis, qui stant coram illo: venite nunc. Pirke Elieser 4. Et VII. angeli, qui creati sunt primi, ministrant coram eo extra velum, quod vocatur paraganda», conferma la vicinanza tra il Targum Jonatha di Genesi 11.7 e la Pirke di Rabbi Eliezer.
- Balthasar Bebel, nella sua opera "Historia ecclesiae Noachicae" all'art. VII a pag. 97, continua ad affermare: « Et Thargum Jonathanis: Dixit Dominus septem Angelis suis, qui stant coram illo».
- Con lui anche Adam Clarke in "The Holy Bible: Psalms, Proverbs, Ecclesiastes, and the Song of Solomon" capitolo 1, nella nota di commento al versetto 4 afferma : « The sevem Spiritis before his Throne - The Ancient Jews ... supposed that there were seven ministering angels before his throne ...we have the proof of this, Tobit 12,15 ... and in Jonathan Ben Uzziel's Targum on Gen. XI.7...».
- Si fa sempre più largo il sentore che il dato letterale della Tanakh sia stato epurato di tutti i riferimenti ai mediatori angelici innanzi al Trono di Dio, o meglio che le due versioni, quella originari e quella censurata e riedita, abbiano convissuto assieme per un certo periodo dando luogo a due dati originali diversificati.
- L'ipotesi non è così tanto peregrina laddove si può rilevare che il medesimo libro di Tobia che parla di questi sette angeli, è stato cassato dalla Tanakh per essere poi ritrovato, all'interno della 4 caverna di Qumran, come se fosse stato volutamente eliminato dalla versione meno compromettente dalla bibbia ebraica.
- Tale assunto, trova conforto nel medesimo testo del Targum Ionatha, e questa volta in Genesi 6,1-4 dove si parla normalmente dei giganti, in uno dei versi più oscuri della Bibbia: « [1]Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, [2]i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. [3]Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni». [4]C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi».
- Il verso chiaramente oscuro, rimane tale nel dato biblico modificato, oggi rinvenuto quello d'origine, ma cambia, invece nel Targum Jonathan che al punto in questione recita
- Chapter 6ו׳
- וַהֲוָה אֲרֵי שְׁרִיאוּ בְּנֵי נְשָׁא לְמִסְגֵי עַל אַנְפֵּי אַרְעָא וּבְנָתָא שַׁפִּירְתָּא אִיתְיְלִידוּ לְהוֹן
- And it was when the sons of men began to multiply upon the face of the earth, and fair daughters were born to them;
- וְחָמוֹן בְּנֵי רַבְרְבַיָא יַת בְּנַת אֱנָשָׁא אֲרוּם שַׁפִּירָן הִינוּן וְכַחֲלָן וּפַקְסָן וּמְהַלְכִין בְּגִילוּי בִּשְׁרָא וְהִרְהִירוּ לִזְנוּ וּנְסִיבוּ לְהוֹן נְשִׁין מִכָּל דְאִתְרְעִיוּ
- and the sons of the great saw that the daughters of men were beautiful, and painted, and curled, walking with revelation of the flesh, and with imaginations of wickedness; that they took them wives of all who pleased them.
- וַאֲמַר יְיָ בְּמֵימְרֵיהּ לָא יִתְדְנוּן כָּל דָרַיָא בִּשַׁיָא דַעֲתִידִין לְמֵיקָם בְּסֵדֶר דַיָנַיָא דְדָרָא דְמַבּוּלָא לְמוֹבְדָא וּלְמִשְׁתֵּיצֵי מִגוֹ עַלְמָא הֲלָא יְהָבִית רוּחַ קָדְשִׁי בְּהוֹם מִן בִּגְלַל דִי יַעֲבְדוּן עוֹבָדִין טָבִין וְהָא אַבְאִישׁוּ עוֹבָדֵיהוֹן הָא יְהָבִית לְהוֹן אַרְכָּא מְאָה וְעַשְרִין שְׁנִין מִן בִּגְלַל דְיַעֲבְדוּן תְּתוּבָא וְלָא עָבָדוּ
- And the Lord said by His Word, All the generations of the wicked which are to arise shall not be purged after the order of the judgments of the generation of the deluge, which shall be destroyed and exterminated from the midst of the world. Have I not imparted My Holy Spirit to them, (or, placed My Holy Spirit in them,) that they may work good works? And, behold, their works are wicked. Behold, I will give them a prolongment of a hundred and twenty years, that they may work repentance, and not perish.
- שַׁמְחַזָאֵי וְעוּזִיאֵל הִינוּן נְפִילִין מִן שְׁמַיָא וַהֲווֹ בְּאַרְעָא בְּיוֹמַיָא הָאִינוּן וְאוּף בָּתַר כֵּן דַעֲלוּן בְּנֵי רַבְרְבַיָא לְוַת בְּנַת אֱנָשָׁא וִילִידַן לְהוֹן וְהִינוּן מִתְקְרִין גַבְרִין דִמְעַלְמָא אִינְשֵׁי שְׁמָהָן
- Schamchazai and Uzziel, who fell from heaven, were on the earth in those days; and also, after the sons of the Great had gone in with the daughters of men, they bare to them: and these are they who are called men who are of the world, men of names.
- Come si nota, il verso sarebbe stato il seguente: « Cap. VI. 1 E fu che quando i figli degli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra, e nacquero loro delle figlie belle; 2 e i figli dei potenti videro che le figlie degli uomini erano belle, e colorite, e con capelli arricciati, e si lasciavano condurre dall'istinto della carne, e con l'immaginazione del male; se ne presero per mogli di tutte coloro che ne vollero. 3 E il Signore disse con la Sua Parola: «Tutte le generazioni degli empi che dovranno sorgere non dovranno essere eliminati dopo l'esecuzione dell'ordine delle sentenze della generazione del diluvio, che deve essere distrutta e sterminata in mezzo al mondo. Non ho forse impartito il Mio Spirito Santo in loro, (o, messo il Mio Spirito Santo in loro,) in modo che possano produrre buone opere? Ed ecco, le loro opere sono malvagie. Ecco, Io darò loro un prolungamento di centoventi anni, affinché possano lavorare per il pentimento, e non perire».4 Shemhazai e Uzziel (Azazel n.d.a) , che sono i caduti (Nefilim) dal cielo, erano sulla terra in quei giorni; e anche dopo si mostrarono loro quando i figli di Dio (grande) erano andati con le figlie degli uomini: e questi sono coloro che sono chiamati gli uomini che sono del mondo, gli uomini di nome (famosi, eroi) [tratto dal sitohttps://derash.weebly.com/genesi-cap-da-1-a-6.html]
- Il riferimento è dunque quello del libro di Enoch, e agli Angeli Semayaza e Azazel, chiusi in catene da Michele, Gabriele, Raffaele e Uriele. Al Capitolo 20 di Enoch etiopico sono introdotti i medesimi Angeli che Assistono e che sono 7 ovvero: « 1,2 Questi sono i nomi dei santi angeli che guardano. Uriel, uno degli angeli santi che è sopra 3 il mondo e su Tartarus. Raphael, che regna sugli spiriti degli uomini. 4,5 Raguel, che attua la vendetta sul mondo dei luminari. Michael, 6 vale a dire colui che presiede sulla parte migliore del genere umano e sul caos. Saraqael, 7 che è posto sopra gli spiriti che peccano nello spirito. Gabriel, 8 che regna sul Paradiso, sui serpenti e sui cherubini. Remiel, che Dio pone sopra quelli che sorgono».
- [1] PIRKE DI RABBI ELIAZER 4.3 - Four classes of ministering angels minister and utter praise before the Holy One, blessed be He: the first camp (led by) Michael on His right, the second camp (led by) Gabriel on His left, the third camp || (led by) Uriel before Him, and the fourth camp (led by) Raphael behind Him; and the Shekhinah of the Holy One, blessed be He, is in the centre. He is sitting on a throne high and exalted. His throne is high and suspended above in the air. The appearance of His Glory is like the colour of amber. And the adornment of a crown is on His head, and the Ineffable Name is upon His forehead. One half (of His glory) is fire the other half is hail, at His right hand is life and at His left is death. He has a sceptre of fire in His hand and a veil is spread before Him, and His eyes run to and fro throughout the whole earth, and the seven angels, which were created first, minister before Him within the veil, and this (veil) is called Pargod. His footstool is like fire and hail. Fire is flashing continually around His throne, righteousness and judgment are the foundation of His throne. And the likeness of His throne is like a sapphire throne with four legs, and the four holy Chajjôth are fixed to each leg, each one has four faces and each one has four wings, as it is said, "And every one had four faces and four wings" (Ezek. 1:6), and these (Chajjôth) are the Cherubim.
APPENDICE DOCUMENTALE
LA TRADUZIONE DI DRUSIUS
https://www.sefaria.org/Pirkei_DeRabbi_Eliezer.4.3?lang=bi&with=all&lang...
Four classes of ministering angels minister and utter praise before the Holy One, blessed be He: the first camp (led by) Michael on His right, the second camp (led by) Gabriel on His left, the third camp || (led by) Uriel before Him, and the fourth camp (led by) Raphael behind Him; and the Shekhinah of the Holy One, blessed be He, is in the centre. He is sitting on a throne high and exalted. His throne is high and suspended above in the air. The appearance of His Glory is like the colour of amber. And the adornment of a crown is on His head, and the Ineffable Name is upon His forehead. One half (of His glory) is fire the other half is hail, at His right hand is life and at His left is death. He has a sceptre of fire in His hand and a veil is spread before Him, and His eyes run to and fro throughout the whole earth, and the seven angels, which were created first, minister before Him within the veil, and this (veil) is called Pargod. His footstool is like fire and hail. Fire is flashing continually around His throne, righteousness and judgment are the foundation of His throne. And the likeness of His throne is like a sapphire throne with four legs, and the four holy Chajjôth are fixed to each leg, each one has four faces and each one has four wings, as it is said, "And every one had four faces and four wings" (Ezek. 1:6), and these (Chajjôth) are the Cherubim.