IL P. KASPAR DRUZBICKI (1590 - 1662)

Carmine Alvino

Padre Gaspare Druzbicky

Pochi sanno che molti anni prima che Santa Maria Margherita de Alacoque per la rivelazione e il comando avuto da Nostro Signore Gesù Cristo,  divulgasse la devozione e il culto al Suo Santissimo Cuore, un Padre polacco della compagnia di gesù, uomo di gran virtù e di senso della vita,  proponesse la medesima devozione e il medesimo culto,  e che ciò che fa più meravilgia, sotto lo stesso concetto. Questi fu il padre polacco Gaspare Druzbicki, nato nel 1590  e morto il 2 aprile 1662, quando la Santa appena toccava i quindi anni di età. Nella sua “Opera Omnia Ascetica”, Padre Druzbicky, ritenuto venerabile per popolare dovizione, tanto che il suo corpo fu trovato incorrotto dopo la morte, come la Santa Martgherita, ci tramanda uno straordinario pio esercizio sui Sette Angeli Assistenti, preceduto da una bella pagina apologetica.

 

Esercizio VI – Dei Sette Santi angeli Principi

Immaginati alla presenza dei Sette Santi Angeli Principi, che sempre assistono innanzi al Signore Iddio, dei quali non tanto spesso, sebbene magnificamente, parla la Sacra Scrittura: tanto come di Principi dei Celesti Spiriti e persino di ogni Creatura. Di questi Sette Principi dei Beati Spiriti, soltanto tre nomi si trovano espressi ella Scrittura Canonica: Michele, Gabriele, Raffaele; dei rimanenti quattro non la stessa cosa, tuttavia il nome di Uriele si trova nel  4° di Esdra 1,4, il nome di Sealtiele si collega alla Genesi 16,9, di Geudiele all’Esodo 23,20, di Barachiele alla Genesi 18.10.  Il nome di Michele significa, Chi come Dio? Di Gabriele, Fortezza di Dio o Dio Forte, di Raffaele, Cura di Dio, Medicina di Dio, Dio Medico, di Uriele, Luce o Fuoco di Dio, di Sealtiele, Richiesta di Dio, di Geudiele, Lode o Confessione di Dio, di Barachiele, Benedizione di Dio.  Dall’interpretazione di questi nomi si fanno conoscere compiti e missioni di questi Spiriti.   Il compito e la missione di Michele consistono infatti nell’esaltare Dio, e la sua Dignità, e sopra ogni eccellenza confessarLo e tutelarLo: poiché primeggiò una volta con la Chiesa Angelica in Cielo, e primeggia egli stesso assiduamente fino al giorno del Giudizio con la Chiesa umana, della quale è anche il custode in terra. Missione e compito di Gabriele è annunciare, procurare, promuovere le opere dell’ Onnipotentissima Fortezza di Dio, come fece per Daniele, e per la Beatissima Madre di Dio.  È compito di Raffaele, annunciare il Dio, Protettore, Salvatore e Medico, o mostrare come è avvenuto per il  vecchio Tobia, per il giovane e per Sara sua moglie. È  compito di Uriele, illuminare i mortali della conoscenza di Dio e infiammarli d’amore (con l’amore). È compito di Sealtiele, pregare Dio per gli uomini, e agli stessi inspirare lo spirito della preghiera, e esercitarli diligentemente e frequentemente a invocare Dio. È compito di Geudiele, confessare il Signore ed eccitare le lodi a Lui  e promuovere la Sua Gloria. È compito proprio di Barachiele,  procurarci benedizioni e benefici presso Dio: e indurci a benedire Dio per ottenere benefici e per ottenere Grazie. Di questi medesimi sette Angeli, sono spiegati i sette compiti nella scrittura:

Stare sempre alla presenza di Dio, e al cospetto del Suo Trono – Tb.12.15

Essere occhi del Signore che corrono tutta la terra - Zacc. 4.10 , Ap.5.6.3.

Portare le trombe, e suonare le medesime – Ap.8.2.4.

Avere coppe d’oro piene di ornamenti Ap. 8.3.5

Avere coppe piene dell’ira di Dio, e spargerle ad un cenno di Dio sulla terra – Ap. 15.6.8. &Ap. 16.1

Dare Grazia e inviarla agli uomini – Ap. 1.4.7.

Essere lampade ardenti innanzi al Trono di Dio – Ap. 4.5.

A tutti questi è assegnato un officio dei medesimi Angeli: I - Conoscere in modo più immediato da Dio la Sua volontà, e annunciarLa agli altri Angeli inferiori, ministri delle cose. II - Informare gli Angeli degli uomini migliori nonché custodi delle cose umane, dei consigli di Dio circa gli uomini, e presentare le cose umane annunciate per mezzo degli Angeli,  e da Lui volute   , per mezzo di loro agli occhi di Dio. III - A questi medesimi Sette Spiriti spetta aver cura in terra della Suprema Chiesa di Cristo, e proclamare la stessa propagarla, favorirla, erudirla, confortarla.. IV - Spetta agli stessi fare guerra perennemente e con gli spiriti diabolici, e certamente, in modo maggiore con sette di loro, ovvero con sette ordini, o principi ( che in questo Mondo e nella Chiesa, in modo specifico ostacolano la salvezza dell’uomo e la Gloria di Dio e di Cristo, ogni Virtù, ogni dono dello Spirito Santo, ogni Volontà di Dio, ogni Consiglio, e precetto, ogni aiuto di salvezza nei Sacramenti, e nel Sacrificio, e evertere per mezzo dei sette vizi capitali), e respingere, infrangere e abbattere tutte  le forze, le arti, le tentazioni e i consigli di questi malvagi;  aggiungere, promuovere e fissare in noi le Virtù e gli altri strumenti della salvezza umana, per mezzo loro, degli Angeli e degli Uomini; e così infrante le forze dei demoni, rendere accessibile a noi il Cielo, e la via della Salvezza;  V - A questi Sette Santi Spiriti spetta anche governare  questo Mondo inferiore e soprattutto ora ; e fino alla fine del Mondo, e sotto l’estremo giudizio, disporre la fine e il rinnovamento.  Per la qual cosa, sono attribuiti loro, le Trombe e le Coppe,  colme tanto dei profumi o delle orazioni, quanto dei flagelli e dell’ira di Dio. Da questi concludi: 1) Quanto eccellono questi Santi Spiriti, dotati di così tanta dignità di Natura; di così  tanta grazia, eccellenza e gloria presso Dio, tanto nella potenza e nella prerogative rispetto a ogni altra Creatura Angelica e Umana, e  al resto delle  creature materiali? Concludi 2.  Quanto eccelle l’opera in questo Universo, quanti benefici portano agli Uomini, e molto di più ai fedeli di Cristo, ai filgi della Chiesa e ai cultori di Dio? Concludi 3. Quali e quanto onore a te apportano: quanta fiducia è da collocare nel loro patrocinio, quanta devozione, quanta  frequenza di orazioni da invocarsi e da ingraziarsi?  Non senza causa è stato infatti detto da S: Giovanni, della Chiesa: “Gratia vobix et pax, ab eo qui est, & qui erat, & qui venturus est, & a septemSpiritibus, qui in conspectu throni ei assistunt”.

 

 

Pratica

“O Signore, cui sta innanzi tutto l’ Esercito degli Angeli e innanzi al cui Trono stanno Sette Principi, che sono come sette occhi che scorrono tutta la terra:  consegna, ti scongiuro, l’intera tua Chiesa; e non solamente me il più piccolo figlio della medesima Chiesa, nella peculiare cura di quei Tuoi Beatissimi Principi: che me, e tutti quelli, che sono miei in Te, conosci e vuoi: e difendano così tutti i figli della Tua Chiesa, per combattere i maligni vizi capitali; per esaltare te in vero sopra ogni cosa, per compiere l’eroica opera della virtù presso di Te, per la cure delle anime di coloro che sono afflitti in questo mare pericoloso, per illustrare e infiammare i cuori ciechi e freddi dei mortali, a supplicarti,  che mai si trascuri dall’innalzarTi orazione, dal confessarTi e sacrificarTi Vittima di lode;  promuovano a rendere grazie perpetue a te per i tuoi innumerevoli e inesausti benefici: e ci rendano degni infine del Tuo Beatissimo Cospetto, e ci ammettano nella Sua Società nell’ assisterTi.