P. ALFONSO SALMERONE (1515 - 1585)
Salmerón ‹-ròn› (italianizz. Salmeróne), Alfonso. - Gesuita (Toledo 1515 - Napoli 1585); uno dei primi compagni di Ignazio di Loyola a Parigi, con lui prese i voti a Montmartre (1534); in Italia divenne, con le sue prediche e trattati, valido esponente della restaurazione cattolica. Teologo del papa (con D. Laínez) al Concilio di Trento, ebbe varie cariche diplomatiche e nella compagnia. Sua opera principale è il commento in 16 voll. alla Sacra Scrittura, di carattere esegetico e teologico. Sostiene nei suoi "Commentarii in Euangelicam historiam" , Volume 16, l'identificazione dei Sette Spiriti, con i Sette Angeli, proponendo la seguente esegesi, peraltro da molti seguita, apoditticamente:
« Segue, e dai Sette Spiriti che stanno innanzi al Suo Trono. Assistono davanti al Trono sette Angeli particolari e primari, che sotto il comando di Dio amministrano la cura e il governo di tutti , uno dei quali disse a Tobia: sono Raffaele , uno dei Sette che assistiamo innanzi al Signore. Essi si dividono infatti in ministranti e assistenti...proprio per questo non sono così giustamente interpretati, come i Sette doni dello Spirito Santo, dal teste Ecumenio e da altri padri, le cui qualità sono di forma spirituale, ma scarsamente sussistenti. E questi sette Spiriti non significano, come in altri luoghi, molteplicità, ma correttamente invece sette Angeli Principali , che governano su tutti. E non sono nominati, questi sette Spiriti come se fossero Pari a Dio, Padre, Verbo e Spirito Santo , e neanche come se fossero uguali a quelli in maestà, , potenza o onore, ma invece che li servono e li ossequiano , sulla scorta del salmo : Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli,
potenti esecutori dei suoi comandi. Allo stesso modo gioisce Paolo verso Timoteo: Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti.