MARIOLOGIA ESTESA E SEGRETI CELESTI

 

Testi di riferimento sull'argomento


 

  • Nessuno può negare che in questo ultimo secolo il Signore abbia affidato proprio a Maria le sorti ultime dell’umanità, quasi che la stessa, in virtù della sua dignità regale, che discende dalla circostanza di avere ospitato in sé il Figlio di Dio, possa chiedere al Signore qualsiasi cosa sicura di essere ascoltata. Non tutte le creature possono ospitare l’essenza infinita di Dio, anzi nessuna può farlo, ma solo la Madre per speciale privilegio di Dio. Ciò significa che tra le creature Maria è quella che a Dio assomiglia di più. Essa si definisce specchio virtuoso all’interno della quale è possible scorgere la Trinità Divina. Senonchè, alle Tre Fontate, Maria, lasciò a Bruno Cornacchiola questa incredibile rivelazione:

Sono colei che sono nella Trinità Divina!

  • Ci siamo sempre chiesti quale fosse la portata di questa affermazione. La Madonna non l’avrebbe mai concessa se non per un motivo preciso. Lasciandoci trasportare dalla immaginazione, non potemmo non accostare l’espressione in questione con il famoso Tetragramma (in greco : quattro lettere): ovvero il nome di Dio in caratteri ebraici, che  è formato dalle lettere ebraiche י (yod) ה (heh) ו (vav) ה (heh) o י*ה*ו*ה (l'ebraico si legge da destra verso sinistra), e che si translittera in  JHWH ovvero YHWH, cioè “Io Sono”. Proprio nel libro dell’Esodo 3,14, quando Mosè chiese a Dio, come avrebbe dovuto chiamarlo, Dio gli rispose: “

Io sono colui che sono!

  • In ciò il Signore manifestava che Egli è realmente il Vivente, l’Immortale, l’Io supremo, trascendente e misterioso, perfetto, eterno e infinito. Notammo subito un parallelismo tra le due espressioni. Maria e Dio, parlano di loro utilizzando la medesima circonlocuzione , indicando Se Stessi come una essenza che è presente, è viva sin dall’inizio dei tempi, seppur una (Maria) posta all’interno dell’altra (Dio). Ecco che creatura e Creatore si accomunano, rivendicano di possedere una medesima prerogativa mistica, che deriva dall’eternità dell’esistere. Ma Maria condivide con Dio non solo questa espressione , ma anche delle specifiche virtù. In primo luogo è resa Immacolata dal Padre, come Immacolato è l’Agnello mistico. La Chiesa ci insegna che la Immacolata Concezione, prevista da Dio dall’inizio dei secoli, era la principale condizione affinchè Dio si degnasse di giungere al mondo, attraverso una creatura, che condividesse con Lui il medesimo segno, ovvero l’assensa di qualsiasi, seppur piccola, macchia di peccato, che nel caso della Vergine, avviene per divina preservazione. Ciò significa, che Ella non fu mai invisa, mai nemica a Dio, e che quando avvenne il peccato dei nostri progenitori, la stessa rimase tale, nella mente di Dio. In breve sarebbe stata Immacolata con o senza il peccato di Adamo.
  • Il Diavolo non potè toccarla, poiché Ella era ormai fuori dalla sua portata, dalla sua concezione, dalla sua vista spirituale, dalla sua opera di corruzione. L’oppositore, aveva corrotto tutto il ramo di Adamo, la sua progenie, attraverso una comunione spirituale e carnale con i primi parenti, con la promessa di conferire loro tutto il suo sapere, tutta la sua potestà, cosa che l’Apocalisse di San Giovanni ci rivela bene parlandoci dell’Anticristo, ovvero il vero e proprio depositario della malvagità di Satana, che discende dal ramo corrotto di Adamo. Sopreso rimase tuttavia il demonio, quandola Vergine venne al mondo, senza quella corruzione, senza quel peso, poiché eternamente preservata da Dio. Dalla stessa nuova Eva, si sarebbe generata nuovamente l’umanità, poiché Dio avrebbe associato l’umanità incontaminata come in origine, quale era Maria, al suo virgulto purissimo. Riflettendo allorasull’ Incarnazione del Verbo Divino, non si può non scorgere la circostanza chequel Corpo e quel Sangue, erano stati donati da Maria a Gesù. Egli si era degnato di nascere da Lei e di ottenere da Lei quegli accidenti cioè come dice la teologia, quei “rivestimenti” materiali, quegli ornamenti che nella Santa Particola si fanno suo Corpo, Sangue e Animae che ospitano la loro causa ovvero la dinività di Cristo. San Giovanni d’Avila, interpretava l’Ecurestia in modo davvero singolare chiamandola “pane della Vergine”. La “santissima carne” “fu carne della Vergine”. Quindi siamo “frutto delle sue viscere”. Il corpo e il sangue di Gesù presente e immolato nell’Eucaristia, procedono da Maria. Perciò, l’Eucaristia è chiamata “pane della Vergine”. Dunque Maria, come nuova ava ci ha ripartoriti, e nel fare ciò ha cooperato e coopera tutt’ora alla Salvezza dell’uomo concedendo gli accidenti materiali che contengono la divinità  di Cristo. Senza questo “si” all’Angelo, Cristo non sarebbe potuto giungere da noi, e noi non avremmo potuto salvarci. Senza la Vergine Madre, non avremmo, potuto comprendere  non solo che Dio avesse generato un Figlio, ma neanche che questo stesso Figlio fosse Esso Stesso Dio.

Conosciamo dunque il Figlio perché c’è la Madre

o per meglio dire attraverso la Madre!

Se Dio aveva dunque abbellito la Madre di moltissime virtù, anche la Madre, per così dire, in vista dell’Incarnazione del Figlio, aveva fatto qualcosa di suo, e cioè permettere a noi di conoscere il Figlio, di conoscere la Seconda Persona.Salvo il vero, Gesù infatti ebbe a rivelare alla mistica Maria Valtorta questa straordinaria verità:

(Evangelo 16 agosto 1944)

Dice Gesù :« Oggi scrivi questo solo. La purezza ha un valore tale che un seno di creatura poté contenere l'Incontenibile, perché possedeva la massima purezza che potesse avere una creatura di Dio. La Ss. Trinità scese con le sue perfezioni, abitò con le sue Tre Persone, chiuse il suo Infinito in piccolo spazio - né si diminuì per questo, perché l'amore della Vergine e il volere di Dio dilatarono questo spazio sino a renderlo un Cielo - si manifestò con le sue caratteristiche : il Padre, essendo Creatore nuovamente della Creatura come al sesto giorno (Genesi 1,24-31) ed avendo una "figlia " vera, degna, a sua perfetta somiglianza. L'impronta di Dio era stampata in Maria così netta che solo nel Primogenito del Padre le era superiore. Maria può essere chiamata la " secondogenita " del Padre perché, per perfezione data e saputa conservare, e per dignità di Sposa e Madre di Dio e di Regina del Cielo, viene seconda dopo il Figlio del Padre e seconda nel suo eterno Pensiero, che ab eterno in Lei si compiacque; il Figlio, essendo anche per Lei " il Figlio " e insegnandole, per mistero di grazia, la sua verità e Sapienza quando ancora non era che un Germe che le cresceva in seno; lo Spirito Santo, apparendo fra gli uomini per una anticipata Pentecoste, per una prolungata Pentecoste, Amore in " Colei che amò ", Consolazione agli uomini per il frutto del suo seno, Santificazione per la maternità del Santo Dio, per manifestarsi agli uomini nella forma nuova e completa che inizia l'era della Redenzione, non scelse a suo trono un astro del cielo, non la reggia di un potente. Non volle neppure le ali degli angeli per base al suo piede. Volle un seno senza macchia. Anche Eva era stata creata senza macchia. Ma spontaneamente volle corrompersi. Maria, vissuta in un mondo corrotto - Eva era invece in un mondo puro - non volle ledere il suo candore neppure con un pensiero volto al peccato. Conobbe che il peccato esiste. Ne vide i volti diversi e orribili. Tutti li vide. Anche il più orrendo: il deicidio. Ma li conobbe per espiarli e per essere, in eterno, Colei che ha pietà dei peccatori e prega per la loro redenzione

 

Maria dunque è gnoseologia di Dio,

 

è conoscenza di Dio, sapienza di Dio. Sappiamo che Dio è una Trinità, grazie a Maria e nessun altro. La Chiesa ci insegna infatti, anche che, Maria, oltre ad essere Madre del Figlio, è anche Sposa Castissima dello Spirito Santo, e Figlia Immacolata del Padre. Come vedremo nelle apparizioni di Marienfreid (salvo il vero), Maria dirà :

Cristo è poco conosciuto, perché Io sono poco conosciuta!

Se non avessimo conosciuto Maria non avremmo conosciuto il Figlio. E se non avessimo conosciuto il Figlio, non avremmo sperimentato la sua Misericordia e a quest’ora saremmo perduti. Se non avessi conosciuto il Figlio, non avremmo conosciuto neanche il Suo Spirito. Lo stesso che per suo ordine discese sugli apostoli e sulla Madre di Dio colmandoli di virtù.

Cristo dunque è Figlio poiché si è degnato di nascere dalla Madre.
La Madre è a sua volta figlia, poiché il Padre dei Cieli si è compiaciuto di renderla sua Anfora immacolata di Virtù, capace di ospitare l’Infinito e dunque Se Stesso.
La Figlia è a sua volta sposa, poiché essendo Dio inseparabile da Sé Stesso, non è dato da altro al di fuori di Sé Stesso e così similmente non separa neanche il suo Spirito da Se Stesso. Dove Egli è, è parimenti lo Spirito. Dove è il Figlio è lo Spirito. Il Padre è il Figlio si amano vicendevolmente, e questo amore che procede da essenze infinite è esso stesso parimenti infinito e vivo. Lo Spirito dunque è in lei, sopra di Lei e unito in Lei, perché in Lei vi è il Figlio di Dio che da Lui procede.

Tuttavia non potremmo mai dire che da Maria è nato il Padre, o che Maria è sposa del Figlio o ancora che Maria è Madre dello Spirito. Chiamiamo gli Stessi, Padre, Figlio e Sposo, poiché ad essa, così si rapportano, relazionandosi e individualizzandosi, ed Ella parimenti, è Madre, Figlia e Sposa in conseguenza di tali relazioni con Dio. Ma essi sono inseparabilmente uno, eppure tre Persone corrispondenti tuttavia proprio ad una triplice relazione, non tanto con Se Stessi quanto con Maria medesima. Potremmo quasi dire, osando oltre la nostra mediocrità, oltre il nostro peccato, che Il Signore Dio si è degnato di manifestare la sua Onnipotenza e la Sua Misericordia, relazionandosi a Maria prima ancora di relazionarsi con il mondo e i suoi abitatori. Dallo sguardo impenetrabile della sua Onnipotenza Infinita si è degnato di essere, dall’inizio dei tempi, Padre della Sua Figlia Immacolata, Figlio della Sua Madre purissima, e Sposo della Sua Castissima consorte, prima ancora di renderlo manifesto alle sue creature.

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Esaminiamo ora alcune meravigliose verita’ sulla Madonna che ci vengono  rivelate nella mistica cattolica:

Maria Onnipotente Per Grazia
Dimensione Universale Dell’ Immacolata Concezione
Dimensione Trinitaria Dell’incarnazione
Creazione Del Corpo Di Cristo Con 3 Gocce Del Suo Sangue
Presenza Reale Di Maria In Sue Raffigurazioni
Seconda Annunciazione
I 7 Angeli Principali Che La Assistono

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